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ore 21.30
MANDALA
coreografia di Carolyn Carlson
interprete SARA ORSELLI
costume Chrystel Zingiro
luci Guillaume Bonneau
musica originale Michael Gordon Weather pt. 1
creato nel 2010, durata 22 minuti
produzione Compagnia Carolyn Carlson
con CCN Roubaix Nord-Passo di Calais in collaborazione con Atelier de Paris-Carolyn Carlson.
Un cuore che batte, che spinge la vita in un corpo che a sua volta ondeggia e volteggia. Mandala affascina lo spettatore con il suo ritmo ipnotico, accompagnato dalla potente musica di Michael Gordon. Al cerchio dell'ensō, che simboleggia sia l'universo che il perfetto gesto artistico, si può aggiungere il riferimento ai cerchi nel grano. Sara Orselli dà forma a questo assolo che rappresenta il culmine della complicità forgiata in oltre due decenni con la coreografa. L'assolo costituisce la forma essenziale del lavoro coreografico di Carolyn Carlson. È un momento di legame diretto con la danza, una possibilità di tornare a se stessi e una ricerca del tono ultimo del gesto unico e puro. Irrimediabilmente la coreografa torna all'assolo come ricerca della propria essenza. In un mondo sempre più individualista e che soffre dell’incapacità di esprimere la nostra umanità interiore, la danza, e l'assolo in particolare, offrono una comunicazione visiva attraverso l'emozione, la percezione, senza la deviazione del parlare. Dalla Baia di San Francisco all'Università dello Utah, dalla compagnia Alwin Nikolais di New York a quella di Anne Béranger in Francia, dal Balletto dell'Opera di Parigi a La Fenice di Venezia, dal Théâtre de la Ville de Paris a Helsinki, dal Ballet Cullberg a La Cartoucherie a Parigi, dalla Biennale di Venezia a Roubaix, Carolyn Carlson è una viaggiatrice instancabile. Nata in California nel 1971 arriva in Francia, beneficiando delle idee di Alwin Nikolais sul movimento, sulla composizione e sull'insegnamento, e dove, con Rituel pour un rêve mort (1972) scrive il suo manifesto poetico: una danza fortemente orientata alla filosofia e alla spiritualità. Per quattro decenni la sua influenza e il suo successo sono stati considerevoli e la Carlson ha avuto un ruolo chiave nell'emergere della danza contemporanea francese e italiana. Nel 2006 il suo lavoro è stato incoronato con il primo Leone d'Oro mai assegnato a un coreografo dalla Biennale di Venezia. È anche Commendatore delle Arti e delle Lettere e Ufficiale della Legion d'Onore.